Pazienza. Cris. 17.0.
Pianto, rabbia, vendetta,
i gatti impongono uscite mattutine dal letto,
nuvole rosse striate invadono l’iride.
E’ subito giorno!
Doccia, caffè, bacio di commiato.
Sgommo di corsa in ufficio,
dispongo, esco.
Di corsa in macchina per dare un ultimo saluto.
Una mancanza improvvisa richiede un pianto che stenta ad uscire.
Non mi sembra mai vera la scomparsa prematura di un amico.
Come quella del genitore.
Non riesco a tramutarla in realtà.
Non c’è perchè, non c’è risposta.
Sono felice di avere il tempo impegnato nel lavoro.
Di avere una pausa pranzo.
Di avere impegni per dover mangiare!
Di avere una routine, una normalità
Di essere viva!
Cristina Capodaglio
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