Luca Zingaretti apre la stagione del Teatro Persiani a Recanati.
Il Teatro Persiani di Recanati ospita in questi giorni la compagnia di The Pride, capitanata da Luca Zingaretti, per la residenza di riallestimento dello spettacolo che il 29 ottobre 2016 inaugura la stagione di prosa nata dalla rinnovata collaborazione tra il Comune di Recanati e l’AMAT con il contributo della Regione Marche e del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. La tranquillità della città unita alla bellezza del Teatro Persiani offrono le condizioni ideali alla compagnia per la concentrazione necessaria in vista dell’atteso debutto.
The pride, in scena a Recanati anche il 30 ottobre, è un testo enigmatico di Alexi Kaye Campbell costruito magnificamente con un’alternanza tra due storie distinte e separate che si svolgono in periodi di tempo distinti, il 1958 e il 2008, e che esplora temi come il destino, l’amore, la fedeltà e il perdono e solleva interrogativi sulla vita contemporanea con la consapevolezza che solo lo spettatore può rispondere concretamente.
Londra 1958. È una serata speciale. Sylvia, una ex attrice reduce da un esaurimento nervoso, sta lavorando alle illustrazioni del libro di Oliver, uno scrittore per ragazzi. Non vede l’ora di presentarlo al marito Philip e quella sera, finalmente, usciranno a cena insieme. Londra 2015. È una serata da incubo. Oliver, un giornalista gay, ha appena rotto con Philip, un fotoreporter con il quale ha avuto una storia di due anni. Sylvia, amica di entrambi, cercherà di indagare i motivi per cui Oliver sta cercando di sabotare una relazione importante come quella che ha con Philip. Le due storie, interpretate dagli stessi attori, procedono a scene alterne. A prima vista, sembrano non avere nulla in comune, a parte i nomi dei personaggi. Ma via via che ci si inoltra nelle due vicende, si scoprono echi, rimandi, problematiche che invece hanno molto in comune.
The Pride pone la grande questione dell’identità e delle scelte che determinano l’ io più profondo. Perché nella vita, tutti prima o poi, etero e gay, ci si trova ad affrontare lo stesso dilemma: scoprire chi si è veramente, cosa veramente si voglia dalla vita e rispondere all’interrogativo se si è capaci di raggiungerlo. Philip, Oliver e Sylvia stanno lottando tutti per quella che sperano sarà una vita più facile.
Lo spettacolo è prodotto da Zocotoco. La traduzione è di Monica Capuani. In scena acconto a Luca Zingaretti ci sono gli attori Valeria Milillo, Maurizio Lombardi e Alex Cendron. Le scene sono di Andrè Benaim, le luci di Pasquale Mari, i costumi di Chiara Ferrantini e le musiche di Arturo Annecchino.
Cristina Capodaglio
I open Paroleacapo for my great love: the Theater which allows me to travel while I’m still, dreaming sitting in the audience, dance in the gallery and take pics before the curtain rises!
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L’ha ribloggato su cristina capodaglio.